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Fiche recensement

carte topografiche e acquarelli

 
descrizione
Il materiale prodotto dalla brigata di topografi francesi diretta da Pierre-Antoine Clerc durante la campagna di rilievo sul promontorio occidentale del Golfo della Spezia (1809 – 1811) si trova oggi custodito tra Parigi, Roma e La Spezia. Nella città ligure si trova un cospicuo corpus di elaborati grafici, 269 per la precisione (due però non sono originali) suddivisi in tre album rilegati, in una cartella di carte sciolte e in una serie di acquarelli. Si tratta di piante e vedute, ampie o di dettaglio, di vario formato. I tre album sono composti da fascicoli di carta da disegno color verde chiaro, più o meno ingiallito, rilegati con copertina di tela sulla quale è il titolo in lettere color oro all’interno di una targa in cartoncino rosso. I disegni, su carta, sono incollati ai fogli dei fascicoli (in rari casi, invece, l’immagine è tracciata direttamente sulle pagine).
Il primo album (39,5 x 28,5 cm, inv. 331), intitolato «Tavole Topografiche del Golfo della Spezia 1808-1811 raccolte da G. Capellini», contiene 5 fascicoli, per un totale di 56 piante omogenee per scala (1 :1000), tipologia di supporto cartaceo (carta vergata leggera), dimensione e linguaggio cartografico. Si tratta delle minute di campagna della carta in 18 fogli eseguita per la creazione di un plastico del golfo. I disegni sono a china nera, nera e rossa, in bianco e nero oppure acquarellati in tutto o in parte. Vi sono riportati le curve di livello, la morfologia del terreno, l’idrografia, i percorsi e il costruito. L’acquarello è applicato in maniera puntiforme nella raffiguazione di zone incolte e con pennellata distesa per indicare le aree agricole.          
Il secondo (38,5 x 28,5 cm, inv. 332) è intitolato «Piante e Disegni Topografici del Golfo della Spezia 1808-1811 raccolti da G. Capellini» ed è formato da sei fascicoli che raccolgono ben 81 disegni. I lavori grafici sono eterogenei: piante a grande scala, vedute anche di dettaglio, schizzi in bianco e nero. Sono realizzati a china nera, a china nera e matita, solo a matita, a china nera e rossa e presentano, rispetto al primo album, una maggiore varietà di formato e di supporto cartaceo (carta da disegno, in alcuni casi verdina, oppure carta vergata leggera).
Il terzo (44,5 x 31 cm, senza inventario), «Disegni Topografici del Golfo della Spezia 1808-1811 raccolti da G. Capellini», è composto da otto fascicoli e contiene 95 disegni, anche in questo caso eterogenei: piante a grande scala ma soprattutto vedute, anche di dettaglio, in bianco e nero, acquarello, matita e penna. Tali elaborati grafici si differenziano tra loro anche per dimensione e tipologia di supporto (carta da disegno, in alcuni casi verdina, o carta da lucido oppure carta vergata leggera).
I disegni sciolti sono: veduta della Palmaria a china nera parzialmente acquarellato policromo (inv. 333), veduta della Palmaria a china nera (inv. 334), pianta del Varignano a china nera e rossa (inv. 336), pianta della Castagna a china nera e rossa (inv. 338), pianta della Castagna a china nera e rossa (inv. 339), pianta di Panigaglia a china nera e rossa (inv. 340), pianta della Castagna a china nera e rossa (inv. 354), pianta della Castagna a china nera e matita (inv. 356), pianta della Castagna a matita (inv. 357), pianta della Castagna a china nera (inv. 358), veduta della Palmaria a matita (inv. 359), veduta di Portovenere a china nera e matita (inv. 360), pianta della Castagna a china nera e rossa (senza inv.), pianta di Le Grazie a china nera e rossa, parzialmente acquarellata (senza inv.), veduta di Portovenere a china nera acquarellato policromo (senza inv.), serie di piante e vedute raffiguranti porzioni di territorio non precisamente identificabili (inv. da 341 a 355). Si nota anche in questo caso assortimento di formato e di supporto.
Infine interessante serie di otto acquarelli di dimensioni varie, a china nera acquarellati policromi su carta da disegno con vedute di Portovenere, Le Grazie, Santa Maria e Castagna, Panigaglia e Pezzino, Palmaria (inv. 128, 129, 299, 316, 317, 328, 329, 330).
Il rilievo di tutta la parte occidentale del Golfo della Spezia eseguita da Clerc e collaboratori, di cui le carte descritte sono il risultato, costituisce la prima grande applicazione sistematica del metodo delle curve di livello, qui esteso a un ampio territorio. Tali elaborati sono il frutto del delicato equilibrio tra precisione scientifica e bellezza artistica raggiunto dalla brigata di topografi francesi. Quest’ultimi hanno fissato l’intero territorio occidentale del golfo in un elevato numero di immagini tecnicamente e artisticamente di grande rilievo.

Dati Generali
Nome del bene: carte topografiche e acquarelli
Denominazioni storiche del bene:

carte topografiche e acquarelli del promontorio occidentale del Golfo della Spezia eseguiti da Pierre-Antoine Clerc e collaboratori

Localizzazione
Localizzazione geografica amministrativa
Stato: Italia
Regione: Liguria
Provincia: La Spezia
Comune: La Spezia
Indirizzo: Corso Cavour, 251
Collocazione specifica (solo per beni mobili)
Tipologia: biblioteca
Denominazione raccolta: Biblioteca Civica «U. Mazzini»
Localizzazione: Corso Cavour 251 - 19122 La Spezia
Denominazione raccolta: carte topografiche e acquarelli del promontorio occidentale del golfo spezzino eseguiti da Pierre-Antoine Clerc e collaboratori
Campi descrittivi del bene
Notizie storico critiche:

Collaboratori di Pierre-Antoine Clerc durante la campagna spezzina furono: François Gay, Augustin Gallyot, Duvivier e Presnelle (due artisti della Galerie che però furono richiamati a Parigi poco tempo dopo l’arrivo in Liguria), Paul Portier e Billot, ai quali si aggiunsero, nel corso della spedizione, Joseph Bailly, Julien Brossard, Aimé Burdet, François Griot, Charles Noé, François Pupier e Marc Carrier.
Ogni album nell’intitolazione riporta le date 1808-1811 quale periodo di svolgimento della campagna di rilevamento. Si tratta di un’inesattezza in quanto le operazioni topografiche ebbero inizio nel 1809.
E’ merito dello scienziato spezzino Giovanni Capellini, uno dei padri fondatori della geologia moderna, se questi documenti non sono andati dispersi. Egli li reperì in Francia presso privati e li donò alla Spezia. La suddivisione nei tre album, eseguita, come si deduce dalla loro intitolazione, dopo l’acquisizione di Capellini, potrebbe essere stata realizzata conservando una precedente sistemazione oppure essere stata effettuta al momento della rilegatura.
Nell’album tre (senza inv.) e tra i disegni sciolti (inv. 335) si trovano due disegni non realizzati dalla brigata di Clerc.