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I Catasti Napoleonici della provincia di Savona

Mappa catastale del comune di Loano (Savona). Torino, Archivio di Stato
Mappa catastale del comune di Loano (Savona). Torino, Archivio di Stato

Durante gli anni dell'Impero Napoleonico è emersa la necessità di creare uno strumento utile a censire e soprattutto tassare il territorio ed è stata così avviata la straordinaria impresa del Catasto. Esso ha rappresentato prima di tutto un’importantissima innovazione nella gestione fiscale dello Stato, ma ha fatto registrare, al contempo innescandoli o accogliendoli, grandi progressi  nella rappresentazione del territorio. Caratteristiche del Catasto Napoleonico, apprezzabili nelle mappe che sono giunte fino a noi, sono infatti l’accurata descrizione del territorio e la modernità delle tecniche di rilevamento. Inoltre per i rilievi di tutto l’Impero venne adottato il sistema metrico decimale.

Nel territorio della provincia di Savona le procedure di rilevazione e compilazione vennero realizzate fra il 1808 e il 1815 sotto la direzione del prefetto del Dipartimento di Montenotte Chabrol de Volcic, nominato direttamente da Napoleone. Il processo si basava su un sistema di misurazioni topografiche ed estimazione delle diverse qualità colturali praticate sul territorio dapprima classificato per “masse di coltura” e successivamente, a partire dal 1808, modificato nella forma particellare.
Le mappe sono disegnate a china con marcature colorate ad acquerello.

Archivio di Stato
Via Piave, 21
Torino

Archivio di Stato
Via Quadra Superiore,7
Savona