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Carloforte

Giorgio Dagna, La Porta delle Mura di Carloforte. Collezione privata.
Giorgio Dagna, La Porta delle Mura di Carloforte. Collezione privata.

In una Sardegna di sfolgorante bellezza, amata dal turismo per le meravigliose spiagge, per il selvaggio entroterra, per le testimonianze di arte e cultura, un'isola nell'isola, la piccola San Pietro, colonizzata nel Settecento da un gruppo di marinai liguri provenienti dall'Isola di Tabarka, in Tunisia, che della riviera ligure hanno conservato il dialetto, la cultura, le tradizioni. Capoluogo dell'Isola di San Pietro è Carloforte, u paize, il paese nel dialetto locale, incantevole borgo realizzato per ospitare la colonia e chiamato così in onore di Carlo Emanuele III di Savoia, che concesse quella che fino ad allora era coosciuta come Isola degli Sparvieri alla comunità proveniente da Tabarka.

Una comunità forte, quella di Carloforte, come testimoniano gli anni di esilio a Tunisi di un nutrito gruppo di carlofortini rapiti nel corso di un'incursione piratesca: a intercedere perché i valorosi esuli venissero liberati fu anche Napoleone, che aveva già incrociato un abitante dell'Isola di San Pietro nella battaglia dell'Isola della Maddalena, quando la flotta francese venne sconfitta anche grazie al coraggioso comportamento dell'ammiraglio carlofortino Vittorio Porcile. Del resto Carloforte è stato uno dei primi liberi comuni della modernità: nel gennaio del 1793 era stato innalzato sull'isola l'Albero della Libertà e, con l'aiuto del rivoluzionario pisano Filippo Buonarroti, era stata redatta la Costituzione cittadina.