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Carolina Bonaparte

François Gérard, Ritratto di Carolina Bonaparte. Ajaccio, Museo Fesch
François Gérard, Ritratto di Carolina Bonaparte. Ajaccio, Museo Fesch

Carolina Bonaparte (Ajaccio, 25 marzo 1782-Firenze, 18 maggio 1839) fu la più giovane delle sorelle di Napoleone. Grazie al suo forte carattere, nel 1800 ottenne dal fratello di poter sposare Gioacchino Murat, aiutante di campo di Napoleone, nonostante il futuro imperatore avesse per la sorella altri progetti matrimoniali.
Nel 1808 ai due coniugi venne assegnato il Regno di Napoli, dove Carolina promosse, fra le altre cose, l’inizio di un’ampia campagna di scavo nell’area archeologica di Pompei.
Alla caduta di Napoleone, ormai invisa alla famiglia per un accumularsi di tensioni e disaccordi ma ritenuta comunque una Bonaparte dai nuovi dominatori, fu costretta a trasferirsi in Austria e là prese il nome di “contessa di Lipona”, risultato dell’anagramma della parola “Napoli”.
Ottenne il permesso di rientrare in Italia, ma limitatamente alla città di Trieste, solo nel 1824 e dovette aspettare il 1831 per poter raggiungere Firenze, dove si stabilì fino alla morte.
Alla morte della sorella Paolina, Carolina aveva ereditato l’omonima villa di Viareggio, in provincia di Lucca, e vi aveva intrapreso lavori di ampliamento e decorazione.