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Napoleone I

Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson, Ritratto di Napoleone Imperatore. Ajaccio, Casa Bonaparte
Anne-Louis Girodet de Roussy-Trioson, Ritratto di Napoleone Imperatore. Ajaccio, Casa Bonaparte

Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 - Isola di Sant’Elena, 5 maggio 1821) nacque da una famiglia corsa che vantava origini nobili in Toscana: i suoi antenati erano immigrati in Corsica da Sarzana, mentre un altro ramo della famiglia risiedeva a San Miniato, in provincia di Pisa, e servì al giovanissimo Napoleone, che voleva entrare nel prestigioso collegio militare di Brienne-le-Château, per dimostrare la propria nobiltà.
Napoleone fece una carriera fulminea all’interno dell’esercito francese: a vent’anni, allo scoppio della Rivoluzione Francese, era già uffciale e pochi anni dopo condusse l’Armata nella trionfale Campagna d’Italia, collezionando una serie ininterrotta di vittorie. Il prestigio e la popolarità che ne scaturirono spianarono la strada alla presa di potere del 18 Brumaio del 1799, quando Napoleone diventò Primo Console nelle nuove istituzioni francesi; pochi anni dopo, il 2 dicembre 1804, diventò Imperatore dei Francesi, autoincoronandosi alla presenza di papa Pio VII nella cattedrale di Nôtre Dame a Parigi.
Lo straordinario condottiero, dopo aver raggiunto il potere assoluto sulla Francia e su un’ampia porzione dell’Europa, si dimostrò anche abile uomo di stato, capace di grandi riforme: la più importante è forse il Codice Napoleonico, che entrò in vigore nel 1804 e grazie al quale veniva unificata e modernizzata la legislazione di tutti i territori facenti parte dell’Impero.
Ma la situazione era destinata a modificarsi rapidamente: dopo vari tentativi falliti, una coalizione formata principalmente da Gran Bretagna, Impero Russo e Impero Prussiano sconfisse ripetutamente l’armata francese costringendo Napoleone nel 1814 alla resa e all’esilio all’Isola d’Elba. Il condottiero corso non si arrese e prese di nuovo il potere dopo una rocambolesca fuga dall’isola toascana: sono i Cento Giorni, gli ultimi giorni di dominio di Napoleone che, sconfitto nella battaglia di Waterloo il 18 giugno 1815, venne condotto pochi mesi dopo nel suo defintivo esilio sull’isola atlantica di Sant’Elena, dove sbarca il 16 ottobre. Là trascorrerà gli ultimi anni di vita scrivendo le sue memorie: morirà il 5 maggio del 1821 per un tumore allo stomaco.
Due sono le donne con le quali Napoleone fu sposato: la prima, Giuseppina di Bauharnais, fu sua moglie dal 1796 al 1809 e venne da lui incoranata imperatrice nel 1804, ma i due non ebbero figli. Il matrimonio fu così annullato e Napoleone si sposò nuovamente con Maria Luisa d’Austria: da questo matrimonio nacque nel 1811 Napoleone Francesco Giuseppe Carlo, unico erede dell’imperatore.