Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina

Detailed Info

Palazzo Neri

Sarzana (La Spezia), Palazzo Neri
Sarzana (La Spezia), Palazzo Neri

Il Palazzo si trova sulla principale via di rappresentanza di Sarzana, via Mazzini, di fronte alla cattedrale di S. Maria Assunta. Un tempo faceva parte di un complesso di edifici sacri raccolti attorno alla cattedrale: qui sorgeva infatti il convento delle Clarisse; poco oltre il convento dei Domenicani. Ma nella prima metà dell'800 la soppressione degli ordini religiosi decisa da Napoleone porta al riutilizzo degli spazi e il convento delle Clarisse lascia il posto prima ad un albergo, la ‘Locanda della Posta’, poi al palazzo Neri. Nel 1837, ospite in una delle camere della Locanda moriva di parto Carlotta Bonaparte, nipote di Napoleone. Questo sfortunato evento contribuì probabilmente alla chiusura della locanda e, l’anno successivo, 1840, il palazzo fu acquistato da Pietro Neri, sarzanese assai facoltoso che dedicò la sua vita al restauro dell’immobile. A lui si deve la scelta di affrescare le pareti dei saloni e di ampliare gli scaloni dotandoli di marmi pregiati. Nella bella scala, con gradini monolitici di marmo, appoggiati l’uno all’altro ed incastrati nel muro, fu trovata la data (1844) che siglava il completamento dei lavori di ristrutturazione dell’immobile. Il pavimento in lastre di macigno, di foggia più antica, arreda uno spazioso atrio, che fa da tramite tra la strada pubblica e il bel giardino interno, dove si trova ancora il pozzo monastico. La proprietà del palazzo passò prima a Lorenzo Neri, figlio di Pietro, che sposò Anna Bernucci della omonima nobile famiglia sarzanese, e dopo la morte prematura di Lorenzo passò al fratello Luigi Neri, illustre sarzanese, che la stessa Anna sposò in seconde nozze, senza avere figli da entrambi i matrimoni.  In seguito alla morte di Luigi (1923) Anna rimase proprietaria del palazzo e quando morì nel 1940 lasciò il palazzo in eredità alla prediletta giovane pronipote Emilia Massa, nipote del fratello Carlo Bernucci, la quale, da clausola testamentaria, mutò il suo cognome in Massa Neri a ricordo della famiglia degli originari proprietari e dei due mariti di Anna.

Dati Generali
Nome del bene: Palazzo Neri
Denominazioni storiche del bene:

Locanda della Posta, Locanda De Fornari

Localizzazione
Localizzazione geografica amministrativa
Stato: Italia
Regione: Liguria
Provincia: La Spezia
Comune: Sarzana
Località: Sarzana
Indirizzo: Via Mazzini 102
Localizzazione catastale
Comune: Sarzana
Quota s.l.m: 21 m
Foglio/data: foglio 39
Particelle: 403
Proprietari: Emilia Massa Neri
Campi descrittivi del bene
Notizie storico critiche:

Dopo la soppressione del convento delle Clarisse, il palazzo divenne di proprietà del Conte De Fornari e fu adibito ad albergo ; fu qui che, nel 1839, morì la nipote di Napoleone, Carlotta Bonaparte. Nata nel 1802 da Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore di Napoleone, re di Napoli prima e poi di Spagna. Carlotta trascorse la sua infanzia in varie città, fino a trasferirsi definitivamente in Italia dove sposa il cugino Napoleone Luigi, vivendo fra Roma e Firenze. Rimasta vedova a soli ventinove anni, torna a vivere a Firenze con i genitori a palazzo Serristori, trascorrendo anni di solitudine, allietata solo dall’amore per l’arte e le lettere. In quegli anni conobbe vari letterati ed artisti ed alcuni esuli polacchi, fra cui un giovane conte di cui si invaghisce. Rimasta incinta a seguito di questa relazione, decide di fuggire da Roma, dove si era rifugiata per nascondere la sua gravidanza, e di partire per Genova. Si imbarca nel Porto di Civitavecchia, ma il pessimo tempo la costringe a sbarcare a Livorno per proseguire il viaggio in carrozza. Arriva a Lucca e qui viene colpita da una forte emmorargia; appena ristabilitasi riprende il viaggio ma i forti dolori la costringono a far sosta a Sarzana, dove stremata si ferma alla Locanda della Posta, oggi palazzo Massa-Neri. Qui viene curata da due medici sarzanesi e assistita da un’ostetrica del luogo. Viene avvisato il cugino Felice Bacciocchi che, constato il grave stato di salute di Carlotta, fece chiamare d’urgenza l’illustre ginecologo pisano Regnoli. Il medico decise di intervenire chirurgicamente con un taglio cesareo. L’intento non andò a buon fine perchè alle cinque pomeridiane del 3 marzo 1839 Carlotta Bonaparte cessò di vivere nella stanza che oggi dà sul giardino interno alla casa. I suoi resti furono trasportati a Firenze, dove venne sepolta nella basilica di S. Croce, e dove, l’anno successivo l’affermato scultore Lorenzo Bartolini le innalzò un grandioso monumento marmoreo.